DAL MONDO DELLA CERAMICA


Il mio amore per la ceramica viene dalla gioventù vissuta a Faenza in un periodo d’oro della ceramica faentina. Si stavano allora affermando il rigore geometrico e la raffinatezza materica dei gres di Zauli, il neo-classicismo di Biancini, l’ecletticità di Melandri, la plasticità di Rontini e la poetica surreale di Gianna Boschi, che fu anche mia insegnante di disegno a scuola.

Entrando in dettagli,  come un alberello in una brocca del 1300 dei Manfredi o il fiore della mimosa in un rivestimento ceramico industriale, si può meglio rivelare la creatività e la libertà espressiva che hanno sempre dominato questo mondo dell’arte “minore”. 

My love for ceramics comes from my youth living in Faenza in a golden age of Faenza ceramics. At that time, the geometric rigor and material refinement of Zauli gres, the neo-classicism of Biancini, the eclecticism of Melandri, the plasticity of Rontini, and the surreal poetics of Gianna Boschi, who was also my drawing teacher at school, were asserting themselves.

Going into details, such as a small tree in a 1300 Manfredi jug or the mimosa flower in an industrial ceramic coating, one can better reveal the creativity and freedom of expression that have always dominated this “minor” art world.